Altri accreditamenti

Tra il 16 e il 26 maggio la Commissione-che-nelle-more-sostituisce-il-Cnam ha approvato le modifiche e nuove attivazioni dei corsi triennali presso i Conservatori di Salerno, Potenza, Piacenza, Cuneo, Cagliari, Vibo Valentia, Torino, Salerno, Pescara, Matera, Genova, Cesena, Campobasso, Brescia, Bari, Adria e presso gli ISSM di Modena, Terni e Siena per il corrente a.a.

Mobilità(zione) a Taranto

Mentre al Governo l’iter per la statizzazione degli Istituti Superiori Musicali procede, seppure a rilento, la Provincia di Taranto, ente che a tutt’oggi ha competenze in merito all’Istituto Paisiello, non ha ancora adempiuto all’impegno sottoscritto con Miur e Regione Puglia (1 milione di euro) per gestire la fase transitoria in attesa della statizzazione. A 50 dipendenti dell’Istituto Musicale sono pertanto giunte le comunicazioni per la mobilità. Qui l’articolo del «Quotidiano di Puglia».

Si tratta di una vicenda che si trascina da molti mesi: nello scorso mese di settembre la Provincia aveva già revocato una procedura di mobilità avviata in precedenza.

La CISL sull’AFAM dopo l’audizione in Senato

E’ stata pubblicata oggi sul sito del Senato la memoria depositata dalla Federazione Nazionale CISL Università a seguito dell’audizione informale dei sindacati FLC CGIL, CISL Università e UIL RUA tenutasi martedì 24 maggio sul tema della Statizzazione degli ex istituti musicali pareggiati.  Qui il link al documento.

Un animale un po’ strano

L’Agenzia Nazionale di Valutazione del sistema Universitario e della Ricerca (ANVUR) ha presentato ieri 24 maggio presso l’Auditorium Antonianum di Roma il suo secondo Rapporto sullo stato del sistema universitario e della ricerca. La Ministra Giannini, di cui era stata annunciata la presenza, è stata invece sostituita dal prof. Marco Mancini, che ha dedicato diversi minuti del suo intervento al tema Afam, citando la questione degli Istituti ex-pareggiati, ricordando il notevolissimo prestigio internazionale  delle Istituzioni, e auspicando che la loro piena autonomia  porti finalmente a una forte richiesta di valutazione.

Il prof.Daniele Checchi, ordinario di economia politica presso l’Università degli Studi di Milano e componente del direttivo ANVUR, dopo aver definito l’Afam «un segmento che appartiene per norma legislativa alla formazione terziaria, ma che è un animale un po’ strano», un settore «grosso e interessante», «a scavalco tra istruzione secondaria e terziaria», ha osservato come esso presenti circa 2000 corsi di studio in più del sistema universitario e sia «un settore molto attrattivo» per gli studenti stranieri (circa il doppio di quelli «attirati» dall’Università), con una attrattività aumentata nel tempo (il quindicennio considerato dall’immancabile grafico nella slide).

Il problema che affligge questo «sistema competitivo sul mercato internazionale della formazione», ha rilevato il prof. Checchi, sta nel fatto che «i docenti di questo settore non passano attraverso un concorso nazionale, e che non c’è un inquadramento di queste figure; un fatto questo che rende poi difficile, in sede di accreditamento delle istituzioni, trovare degli standard che abbiano un minimo di comparabilità».

Del tutto assente nelle parole dell’esponente ANVUR qualsiasi valutazione sull’operato dei governi che hanno lasciato il sistema di Alta Formazione Musicale appunto «a scavalco», o che da 26 anni non bandiscono concorsi.

Rimane da domandarsi: se il sistema è stato ed è così «attrattivo» ancor prima della piena realizzazione della riforma del 1999, assai prima della  sua piena anvurizzazione, se «attira» stranieri in misura doppia rispetto all’Università, così come del resto riconosciuto pure nel recente intervento della Ministra Giannini in Senato, quali sono le ragioni per cui dovrebbe essere riassettato-riorganizzato-rivisitato-ridimensionato? Non sarebbe invece allora il caso di premiarlo?

 

 

Qui il video completo.

 

Inammissibili emendamenti

Nella seduta odierna dell’Assemblea della Camera dei Deputati, dedicata all’esame  del disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 marzo 2016, n. 42 recante disposizioni urgenti in materia di funzionalità del sistema scolastico e della ricerca (C. 3822), la Presidenza ha ritenuto inammissibili tre emendamenti che riguardavano aspetti diversi dell’Alta Formazione Musicale: precariato, seconda fascia, contributo per gli ex-Istituti Pareggiati,  e finanziamento alla sede di Ceglie Messapica del Conservatorio di Lecce.

Giancarlo Giordano, Carlo Galli, Pannarale 2-bis.01:

(Esaurimento graduatorie personale docente AFAM e progressione di carriera del personale docente di seconda fascia).

1. Il comma 2 dell’articolo 19 del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito con modificazioni nella legge 8 novembre 2013, n. 128, è così sostituito: Il personale docente che non sia già titolare di contratto a tempo indeterminato nelle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica, che abbia superato un concorso selettivo ai fini dell’inclusione nelle graduatorie di istituto e abbia maturato almeno tre anni accademici di insegnamento presso le suddette istituzioni alla data di entrata in vigore del presente decreto è inserito in apposite graduatorie nazionali utili per l’attribuzione degli incarichi di insegnamento a tempo indeterminato e determinato in subordine alle graduatorie di cui al comma 1 del presente articolo, nei limiti dei posti vacanti disponibili. L’inserimento è disposto con modalità definite con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università della ricerca.

2. Il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca al fine di consentire il passaggio alla prima fascia, mediante concorso riservato per titoli, dei docenti delle istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica con contratto a tempo indeterminato nella seconda fascia, con almeno 8 anni di servizio di ruolo nella medesima disciplina, riserva annualmente una quota dei posti di insegnamento vacanti e disponibili non superiore al 50 per cento per le Accademie di belle arti e al 20 per cento per i Conservatori di musica e per le Accademie nazionali di arte drammatica e di danza. Le restanti quote si intendono assegnate alle assunzioni a tempo indeterminato del personale incluso nelle graduatorie nazionali vigenti.

3. La quota dei posti vacanti e disponibili delle Accademie di belle arti di cui al comma 2 si intende riferita esclusivamente alle cattedre di prima fascia relative agli insegnamenti articolati in due fasce. Per le altre istituzioni la quota si intende riferita alle cattedre degli insegnamenti del corrispondente settore disciplinare.

4. Con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, si definiscono le modalità di svolgimento delle procedure di cui al comma 2. Tali modalità non possono dare luogo a soppressioni di cattedre uniche.

 5. I posti resisi vacanti a seguito delle progressioni di carriera di cui al comma 2 nelle Accademie di belle arti sono contestualmente messi a disposizione per gli incarichi di insegnamento a tempo determinato e indeterminato del personale docente avente titolo incluso nelle graduato- rie nazionali della seconda fascia e, in subordine, del personale docente incluso nelle graduatorie nazionali delle corrispondenti discipline della prima fascia che ne facciano richiesta.

 

Giancarlo Giordano, Carlo Galli, Pannarale, Duranti 02.02

(Contributo per gli istituti musicali pareggiati).

1. All’articolo 1, comma 170 della legge 23 dicembre 2014, n. 140, le parole: « Nel- l’anno 2015 », sono sostituite dalle seguenti: « In ciascuno degli anni 2015, 2016 e 2017 ». Conseguentemente all’articolo 19, commi 4 e 5-bis, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2013, n. 128, le parole:« per l’anno finanziario 2014 » sono sostituite dalle seguenti: « per gli anni 2014, 2015, 2016 e 2017 ».

2. All’onere derivante dal presente articolo, pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2016 e 2017, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo per le esigenze indifferibili di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.

 

Ciracì 2-sexies.05

(Conservatorio di musica di Lecce – sezione staccata di Ceglie Messapica).

1. Al fine di consentire l’attuazione di quanto previsto dall’articolo 1 quinquies, comma 1, del decreto-legge 31 gennaio 2005, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla legge 31 marzo 2005, n. 43, la spesa prevista dal comma 2 [si trattava di 141.000 euro annui a decorrere dal 2005] è incrementata di 330.000 euro annui a decorrere dall’anno 2016. Al relativo onere si provvede me- diante corrispondente riduzione dello stanziamento iscritto, ai fini del bilancio triennale 2016-2018, nell’ambito dell’unità previsionale di base di parte corrente « Fondo Speciale » dello stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze per l’anno 2016, allo scopo utilizzando parzialmente l’accantonamento relativo al Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

2. Il Ministro dell’Economia e delle Finanze è autorizzato ad apportare, con propri decreti, le occorrenti variazioni di bilancio.

 

Rimane da votare pertanto (parere contrario della relatrice e del Governo) solamente la seguente proposta emendativa consistente in un articolo aggiuntivo:

 

Giancarlo Giordano, Carlo Galli, Pannarale 2-ter.01

Status giuridico dei ricercatori e tecnologi degli enti pubblici di ricerca e del personale docente delle istituzioni dell’Alta formazione musicale, artistica e coreutica.

1. A decorrere dall’anno 2017, il rapporto di lavoro e le carriere dei ricercatori e tecnologi degli enti pubblici di ricerca è regolato sotto il profilo giuridico in analogia con i criteri del sistema pubblicistico universitario. Conseguentemente viene soppresso, per i soli ricercatori e tecnologi degli enti pubblici di ricerca, il relativo comparto di contrattazione di cui all’articolo del Decreto del Presidente del consiglio dei ministri 30 dicembre 1993, n. 593, e relative applicazioni.

2. Ai sensi dell’articolo 2 comma 4 della legge 21 dicembre 1999, n. 508, nonché dell’articolo 21 del CCNL AFAM 2002-2005 e dell’articolo 12 del CCNL AFAM 2006-2009, l’attività di ricerca connessa alla funzione docente delle istituzioni dell’Alta formazione artistica, musicale e coreutica verrà favorita e semplificata con decreto del Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, da adottarsi entro e non oltre il 31 luglio 2016, anche in riferimento all’inquadramento nel sistema pubblicistico del personale docente di dette istituzioni. Conseguentemente, viene soppresso il relativo comparto di contrattazione di cui all’articolo 2 della legge 21 dicembre 1999, n. 508, e relative applicazioni. Con regolamento da adottare entro e non oltre il 31 dicembre 2016, ai sensi dell’articolo 17, comma 1, lettera b), della legge 23 agosto 1988 n. 400, su proposta del Ministro dell’istruzione, dell’università e Ricerca di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e del Ministro per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, sono stabilite le modalità di attuazione degli inquadramenti economici anche in riferimento al Decreto del Presidente della Repubblica 15 dicembre 2011, n. 232.

3. Dal presente articolo non derivano nuovi o maggiori oneri per lo finanza pubblica, avvalendosi della riduzione delle proiezioni dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente iscritto, ai fini dei bilanci triennali, nell’ambito del programma «Fondi di riserva e speciali» della missione         «Fondi da ripartire» dello stato di previsione.

Qui il resoconto della seduta.

 

Stabilizzazione dei precari e concorso di sede: la richiesta di Castelfranco

Con una mozione indirizzata al Ministro Giannini e votata all’unanimità il 18 maggio u.s. il Collegio dei Professori del Conservatorio di Castelfranco Veneto ha chiesto «che vengano urgentemente attuate, nei modi previsti dalla Legge, le procedure di stabilizzazione del personale precario inserito nelle graduatorie nazionali ex lege 128/2013 dando al Conservatorio in cui svolgono ora servizio gli strumenti necessari per lo svolgimento delle procedure concorsuali».

Qui l’articolo della «Tribuna di Treviso» con le parole del Direttore del Conservatorio M°Paolo Troncon.

Ora tocca ai sindacati: martedì CGIL-CISL-UIL

CGIL-CISL-UIL saranno ascoltati martedì 24 maggio presso l’Ufficio di Presidenza della Commissione VII del Senato in merito al DDL 322 (Statizzazione ex istituti musicali pareggiati).

FLC-CGIL e UIL-RUA hanno prodotto nel frattempo un comunicato relativo allo sciopero di venerdì, in cui si parla, oltre a questioni più specificamente contrattuali, di «governance più coesa», di precariato, di deleghe, e si lamenta un’assenza di confronto con le Organizzazioni Sindacali.

Nulla ci pare venga esplicitamente detto nel comunicato a proposito di tutto ciò di cui si parla in queste settimane in termini di riassetto, rivisitazione, riordino, ristrutturazione del «sistema» Afam.

L’audizione del Capo dipartimento per l’università, l’alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca del Miur

In attesa di pubblicare il testo del documento, segnaliamo dal resoconto di seduta la sintesi del relatore Martini relativa all’audizione del Capo dipartimento per l’università, l’alta formazione artistica, musicale e coreutica e per la ricerca del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, professor Marco Mancini, tenutasi mercoledì 18 maggio presso la Commissione VII del Senato:

  • statizzazione ex-pareggiati (anche sulla spinta dell’imminente processo di statizzazione di alcune accademie storiche)
  • delega legislativa per il riassetto
  • riforma governance e razionalizzazione per poli
  • ricognizione dei corsi che eviti duplicazioni e corsi con pochi iscritti
  • reclutamento
  • armonizzazione della filiera (corsi pre-accademici)