Valutazione delle competenze, un seminario a Milano

Si terrà mercoledì 18 ottobre a partire dalle 9.30 presso la Sala Puccini del Conservatorio di Milano il seminario La valutazione delle competenze nei Conservatori, a cura della Commissione per la qualità della didattica e della ricerca del Conservatorio di Milano: Ettore Borri, Beatrice Campodonico, Anelide Nascimbene, Luisa Ribolzi.

Dal volantino relativo all’appuntamento:

Valutare livello e qualità della preparazione musicale presenta problemi complessi, a partire dalla inevitabile soggettività del giudizio, se non sugli aspetti tecnici, certamente su quelli artistici.

Premesso che è opportuno operare una distinzione fra dimensione interpretativa e compositiva, e le materie di cultura musicale di base inerenti alla formazione complessiva, è possibile identificare tre diversi momenti di valutazione negli studi musicali accademici:

  • la valutazione in entrata
  • la valutazione durante il percorso di studi
  • la prova di fine corso

In questo breve documento presentiamo alcune considerazioni relative solo al primo punto (valutazione in entrata), in quanto comporta una serie di aspetti istituzionali e formali. Per il secondo e il terzo punto verranno presentate due brevi relazioni che sintetizzano alcuni interessanti esperienze, allo scopo di avviare il dibattito.

Prendere in considerazione i criteri di valutazione – che, come detto, possono essere diversi a seconda delle materie, soprattutto per la distinzione “materie teoriche/materie professionalizzanti” – significa prima di tutto ragionare sui livelli d’accesso ai corsi accademici. I livelli sono importanti: condizionano la programmazione e il tipo di insegnamento dei percorsi di studio e possono determinare una graduatoria fra le istituzioni.

Al momento attuale i candidati al triennio, in possesso di diploma di maturità, provengono da tre ambiti: licei musicali di nuova istituzione; istituti di istruzione di secondo grado quinquennale di qualsiasi indirizzo più una preparazione musicale acquisita in una scuola di musica, o mediante insegnanti privati; licei musicali annessi ai conservatori di Milano e di Trento, gli unici rimasti in Italia.

Come sono gli esami di ammissione nei conservatori? Prevedono la verifica della preparazione sia sulle materie teoriche di base, sia sulle competenze strumentali o solo su queste ultime? Esistono programmi d’esame precisi e dettagliati? Quali sono le modalità delle prove? Sono contemplati esami d’ammissione parziali, ovvero con esonero di alcune prove? A fronte di quali titoli o certificazioni?

Le risposte a questi quesiti non sono né semplici, né immediate perché la situazione nei conservatori italiani è alquanto variegata. Una mappa esemplificativa del panorama nel nostro paese offre non pochi spunti di riflessione. Inoltre, l’attuale modalità di reclutamento dei docenti pone un problema non marginale in relazione alla qualità dell’insegnamento: le competenze dei candidati che chiedono l’ammissione al triennio possono essere profondamente diverse, anche in presenza di certificazioni equivalenti. Questo del resto accade anche per l’Università.

Riguardo ai livelli di competenze in accesso va poi affrontata la questione del rapporto fra competenze minime fissate per tutti dal ministero e autonomia delle singole istituzioni.

In ogni caso, si pone il problema del raccordo tra conservatorio e istituzione di provenienza (per esempio i licei musicali), nonché con il tipo di preparazione altrimenti conseguita fino ai 18 anni. Se si sceglie di abolire i licei annessi ai conservatori, se non si potenzia e non si regola il meccanismo delle convenzioni tra conservatori e licei musicali si rischia di avere come conseguenza un livellamento verso il basso.

Si può anche pensare di lasciare autonomia alle singole istituzioni: ogni conservatorio, cioè, decide liberamente i livelli di accesso, purché non inferiori ai minimi fissati dal Ministero, e i ragazzi scelgono di iscriversi dove ritengono di poter raggiungere la preparazione migliore in relazione alle competenze possedute e alle proprie capacità. In questo caso, però, è ancora più fondamentale che vengano fissati i livelli in uscita dai percorsi accademici, soprattutto per le carriere che richiedono il possesso di determinati requisiti (per esempio l’insegnamento). Il livello raggiunto al termine del percorso accademico fa parte del contratto fra l’istituzione e gli iscritti e dovrebbe costituire titolo sia per il proseguimento degli studi anche in un’istituzione diversa o all’estero, sia per l’ingresso nel mondo del lavoro.

Qui la locandina con il programma dettagliato della giornata.

Cremona Musica: due appuntamenti sabato 30

Segnaliamo, tra gli altri, due interessanti appuntamenti che si terranno sabato prossimo 30 settembre nell’ambito di Cremona Musica.

Il primo, il seminario Attualità e strategie internazionali degli studi musicali, che si svolgerà tra le 10.30 e le 13.00 presso la Sala Amati, vedrà la presenza dei rappresentanti dei Conservatori di Parigi, Birmingham, Trossingen, Cracovia. I partecipanti, oltre a presentare l’articolazione degli studi presso le loro istituzioni, saranno invitati a misurarsi su alcuni temi di grande attualità per l’interesse suscitato presso studenti e docenti:

  • Il rapporto tra gli studi musicali precedenti il livello accademico e il livello di ingresso richiesto per gli studi accademici;
  • il rapporto tra la tradizione, il necessario aggiornamento e la conoscenza di nuove tradizioni culturali;
  • l’obbiettivo di un buon piano di studi: formazione del musicista o vittoria nelle competizioni? La concreta relazione tra una buona preparazione e il lavoro nel settore musicale.

Speaker:
Lamberto Coccioli, Conservatorio di Birmingham (UK), Marina Chiche, Conservatorio di Trossingen (Germania),  Zdzislaw Lapinski, Conservatorio di Cracovia (Polonia), Gretchen Amussen, Conservatorio di Parigi (Francia), Inna Faliks, UCLA (USA)

Coordina Ettore Borri, Conservatorio di Milano

Il Seminario sarà preceduto da una breve introduzione musicale della violinista Sara Dionisia Zenelli, studentessa presso ISSM “Claudio Monteverdi” di Cremona, e si terrà in italiano e inglese.

Nel pomeriggio, invece, dalle 14.30 alle 16.30 presso l’Area Edizioni Musicali, il workshop L’autoimprenditorialità degli studenti. Tenuto da Gretchen Amussen del Conservatorio di Parigi e organizzato da Cremona Fiere in collaborazione con Association Européenne des Conservatoires, si rivolge agli studenti che vogliono approfondire il tema dell’autoimprenditorialità, vale a dire le scelte e le soluzioni che possono portare i giovani musicisti a sviluppare in autonomia la propria carriera. Rivolto a studenti e docenti, è limitato a 15 presenze, e si svolgerà in italiano e in inglese. I colleghi interessati possono scrivere a redazione@docenticonservatorio.org.

Convegno “La ricerca musicologica in Italia: stato e prospettive”

Il prossimo 26 settembre si svolgerà a Roma presso il MIUR, Viale Trastevere 76/A, un Convegno sulla ricerca musicologica nell’Università e nell’AFAM, organizzato da Associazione fra Docenti Universitari Italiani di Musica (ADUIM), Conferenza nazionale dei Direttori dei Conservatori di Musica, Istituto Italiano per la Storia della Musica, Il Saggiatore musicale, Società Italiana di Musicologia.

Sessione mattutina (9:30-13:30)

Relazioni di base

– Fabrizio Della Seta (Pavia), La ricerca musicologica nell’Università

– Guido Salvetti (Milano), La ricerca musicologica nell’AFAM

Interventi di Angela D’Onghia (Sottosegretaria di Stato, MIUR), Sabrina Bono (Capo di Gabinetto, MIUR), Maria Letizia Melina (Direttore generale per lo Studente, lo Sviluppo e l’Internazionalizzazione della Formazione superiore, MIUR), Rosa Maria Di Giorgi (Vicepresidente, Senato della Repubblica – VII commissione Istruzione pubblica, Beni Culturali, Ricerca scientifica, Spettacolo e Sport), Elena Ferrara (VII commissione Istruzione pubblica, Beni Culturali, Ricerca scientifica, Spettacolo e Sport), Onofrio Cutaia (Direttore generale spettacolo dal vivo, MiBACT), Rossana Rummo (Direttore generale per le Biblioteche e gli istituti culturali, MiBACT), Massimo Inguscio (Presidente, CNR), Andrea Graziosi (Presidente, ANVUR), Maria Luisa Meneghetti (ANVUR).

Moderatore Antonio Caroccia (Avellino)

Dibattito

Sessione pomeridiana (15:00-18:00)

I campi e i soggetti della ricerca musicologica

Tavola rotonda

Moderatore Lorenzo Bianconi (Bologna)

Giorgio Adamo (Roma) La ricerca etnomusicologica, Virgilio Bernardoni (Bergamo) Gli Istituti e i centri di ricerca, Dinko Fabris (Napoli) I Diplomi accademici di formazione alla ricerca nell’Afam, Teresa Maria Gialdroni (Roma) I dottorati di ricerca, Roberto Giuliani (Roma) La didattica della musica nell’Afam, Giuseppina La Face (Bologna) Pedagogia musicale e didattica della musica nell’Università, Renato Meucci (Aosta) La ricerca organologica, Franco Piperno (Roma) Le edizioni critiche e l’editoria musicale, Angelo Pompilio (Bologna) I beni musicali.

Conclusioni di Agostino Ziino (Roma)

 

 

Per motivi di sicurezza il MIUR provvederà ad accreditare all’ingresso i partecipanti alla giornata di studi del 26 settembre. A tal fine il Ministero ne richiede l’elenco agli enti promotori. Chi desidera partecipare è dunque pregato di darne sollecita comunicazione, preferibilmente non oltre il 21 settembre 2017, con una semplice mail all’indirizzo <convegni@sidm.it>.

In allegato il programma:

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Petizione precari Istituto «V.Bellini» di Catania

Con una petizione su change.org il collega Stefano Sanfilippo chiede«al Sindaco, nel suo ruolo di Presidente del Consorzio Istituto Bellini, principale ente finanziatore dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “V. Bellini”, di sostenere e incoraggiare il C.d.A. dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “V. Bellini”  nell’ adottare tutti i doverosi atti deliberativi previsti dalla deliberazione del c.d.a N. 6/2016 del 24 febbraio2016  al fine di procedere senza ulteriori indugi alla stipula di contratto a tempo indeterminato con gli aventi diritto, in ossequio alle norme del comparto AFAM, destinatari di contratto a tempo determinato, senza soluzione di continuità, da circa 20 anni presso l’Istituto Bellini, vincitori di concorso ai sensi della L.128/2013».

Qui per firmare la petizione

Fondazione CRT: il bando 2017

La Fondazione CRT stanzia 2,1 milioni di euro per sostenere gli eventi dal vivo di musica, teatro e danza in Piemonte e Valle d’Aosta. Fino al 28 febbraio è aperto sul sito www.fondazionecrt.it il bando Not&Sipari per richiedere contributi per le manifestazioni in programma tra il 1° maggio e il 31 ottobre (una seconda finestra per presentare le domande si aprirà dal 1°agosto al 15 settembre per gli eventi tra il 1° novembre e il 30 aprile del prossimo anno).

Le produzioni artistiche che saranno selezionate tramite bando potranno ricevere ciascuna contributi fino a 40 mila euro.

“Not&Sipari è uno dei progetti storici della Fondazione CRT – sottolinea il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia – per promuovere iniziative di musica, teatro e danza come momenti significativi di aggregazione anche giovanile, nonché di crescita culturale e sociale delle comunità. Un progetto che, nel tempo, ha saputo innovarsi e creare valore per il nostro territorio”.

“La sostenibilità delle iniziative e la capacità di reggersi sulle proprie gambe sono parametri importanti nella selezione delle iniziative che sosterremo con il bando Not&Sipari 2017 – precisa il Segretario Generale Massimo Lapucci – così come la qualità delle produzioni e la capacità di coinvolgimento di nuove fasce di pubblico, in particolare i giovani”.

Le proposte potranno riguardare rappresentazioni dal vivo, stagioni, premi e concorsi in ambito teatrale, musicale o coreutico, che non prevedano alcuna quota di iscrizione da parte dei concorrenti.

L’obiettivo di Not&Sipari è favorire la diffusione delle rassegne culturali e degli spettacoli dal vivo sul territorio, puntando a far crescere la qualità delle produzioni avvicinare nuovi pubblici alle rappresentazioni, coinvolgere giovani musicisti, attori e danzatori professionisti nelle produzioni artistiche, rafforzare il senso di partecipazione nelle comunità di cittadini e il loro legame con il territorio.

Not&Sipari è destinato sia alle grandi istituzioni, sia alle piccole realtà – spesso radicate lontano dai grandi centri – che, con le loro produzioni, sono determinanti per creare aggregazione, tenere vivo il tessuto culturale e garantire l’attività dei giovani nel mondo dello spettacolo. Possono partecipare al bando associazioni, fondazioni senza scopo di lucro, cooperative sociali dello spettacolo con almeno tre anni consecutivi di attività nel settore, Enti locali (Province, Comuni e Comunità montane o collinari), istituti didattici di alta formazione musicale, teatrale o coreutica nel caso in cui organizzino spettacoli con la partecipazione degli studenti.

La valutazione delle proposte terrà conto, in particolare, della loro rilevanza in relazione ai bisogni del territorio e della possibilità di valorizzare luoghi di particolare interesse storico/artistico; verrà data priorità anche alla capacità di sviluppare “reti” con gli enti locali e non profit, di favorire l’integrazione sociale e culturale, di facilitare l’accesso per le persone con disabilità motoria, sensoriale e psichica.

Potafoglio Europass: un seminario a Roma

Europass è un portafoglio di cinque documenti per la trasparenza delle competenze e delle qualifiche, introdotto dalla Commissione Europea nel 2004, la cui diffusione è affidata in Italia al Centro Nazionale Europass (NEC) istituito presso l’Isfol. Tra questi documenti, il Supplemento Europass al Diploma è un documento integrativo del titolo di studio ufficiale conseguito al termine di un corso di studi in un’università o in un istituto di istruzione superiore accademica e non accademica.

Esso fornisce la descrizione, secondo un modello condiviso, della natura, del livello, del contesto, del contenuto e dello status degli studi effettuati e completati da ciascuno studente. Il Supplemento al Diploma nasce da un’iniziativa congiunta dell’Unesco e del Consiglio d’Europa sul finire degli anni ’90 con l’obiettivo di fornire alle Istituzioni europee di Istruzione superiore un formato standardizzato per dare trasparenza al contenuto dei titoli accademici.
La Direzione generale per lo studente, lo sviluppo e l’internazionalizzazione della formazione superiore nel corso degli ultimi anni ha richiesto al NEC Italia di supportare le Università e le Istituzioni AFAM nel processo di diffusione del Supplemento al Diploma e, contestualmente, di monitorarne l’effettivo rilascio automatico agli studenti dell’Istruzione superiore accademica e non accademica.
Nel corso del 2016 si è concluso il monitoraggio presso le Istituzioni AFAM dal quale emerge che il 78% di queste rilascia il Supplemento al Diploma, ma solo il 45% in maniera automatica.
Il Seminario, destinato unicamente alle Istituzioni AFAM, ha l’obiettivo di diffondere i risultati e le problematiche che sono emersi dal monitoraggio sul rilascio del Diploma Supplement con le implicazioni sul valore degli strumenti di trasparenza europei per le carriere degli studenti e sulle possibili azioni da intraprendere a supporto del rilascio automatico del documento.

Qui la locandina del seminario.

La formazione musicale dalla Scuola Primaria all’AFAM

Segnaliamo il Convegno sulla formazione che si terrà il prossimo 11 novembre alle ore 14:30 a Milano dal titolo La formazione musicale dalla Scuola Primaria all’AFAM – Storia e futuro degli studi musicali in Italia. All’iniziativa parteciperanno Elena Ferrara (Senatrice e Membro della 7a Commissione permanente del Senato), Eros Roselli (Docente di Chitarra presso il Conservatorio L. Campiani di Mantova) e Ciro Fiorentino (Coordinatore Regionale per l’Indirizzo Musicale USR Lombardia).

Qui la locandina del Convegno.

Borse di studio della Fondazione CRT

Borse di studio fino a 12.000 euro “targate” Fondazione CRT saranno offerte ai migliori musicisti per un anno di formazione in Italia e all’estero, presso istituzioni, accademie o scuole di perfezionamento scelte dai candidati stessi.

È on line sul sito www.fondazionecrt.it il bando “Talenti Musicali” della Fondazione CRT, in partnership con il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino, che mette a disposizione due categorie di borse destinate, rispettivamente, a tutti i diplomati (solisti o formazioni cameristiche) negli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale del Piemonte e della Valle d’Aosta e ai diplomati in violino di tutta Italia.

Le candidature sono aperte dal 1 luglio al 23 settembre 2016. Potranno presentare domanda i diplomati con voto non inferiore a 9/10 o 100/110 (in caso di diploma accademico di primo o secondo livello), rientranti nei requisiti di età: 24 anni per tutti i diplomati nei Conservatori del Piemonte e Valle d’Aosta e per i diplomati in violino nei Conservatori italiani, 31 anni per gli aspiranti direttori d’orchestra, di coro, composizione e canto, 26 anni di media per le formazioni cameristiche. Novità di quest’anno è, appunto, l’assegnazione di una borsa di perfezionamento di 12.000 euro aperta ai diplomati violinisti di tutta Italia, con la possibilità di utilizzare un violino di alta liuteria offerto dalla Fondazione “Pro Canale” di Milano per l’intera durata del percorso formativo.