Precari, presidio il 19 dicembre

Questo il comunicato stampa CGIL:

 

Nel prosieguo dello stato di agitazione indetto per il settore AFAM dalla FLC CGIL insieme a CISL UniversitàUIL RUA e UNAMS, abbiamo unitariamente indetto un presidio il giorno 19 dicembre dalle ore 15 davanti al Parlamento per reclamare ancora una volta il riconoscimento del diritto alla stabilizzazione dei docenti precari del settore, prima dell’avvio delle procedure ordinarie di reclutamento previste nel DPR, tra l’altro non ancora mostrato alle organizzazioni sindacali nella sua ultima stesura.

Questo nuovo presidio era stato annunciato dalle sigle sindacali all’Amministrazione nell’incontro del 6 dicembre, durante il presidio indetto per quella giornata davanti al MIUR ed è stato preceduto dall’assenza ”politica” del sindacato a una riunione indetta dall’Amministrazione per il 14 dicembre sul tema della Formazione.

La ministra Fedeli ha annunciato un emendamento governativo che forte dell’investimento a carico del MIUR dovrebbe intervenire in maniera legislativa a favore del diritto alla stabilizzazione per i docenti della graduatoria ex legge 128 e per quanti in linea con le disposizioni della legge Madia hanno maturato i 36 mesi di servizio. Inoltre nello stesso emendamento è prevista la progressione di carriera per i docenti di seconda fascia.

La soddisfazione per l’annunciato emendamento non ci può far dimenticare quante volte siamo stati sul punto di raggiungere il risultato sperato e non l’abbiamo raggiunto, per cui in piazza Montecitorio annunceremo la nostra vigilanza sull’andamento della discussione che nell’ambito della legge di Bilancio tratterà i temi del comparto AFAM.

Precari, presidio il 6 dicembre

La UIL RUA insieme alla FLC-CGIL, CISL Università e UNAMS, a seguito della proclamazione dello stato di agitazione del settore AFAM, annunciano un presidio il giorno 6 DICEMBRE dalle ore 14:00 davanti il Ministero dell’Istruzione Ricerca e Università.

Nella giornata del 30 novembre il Senato ha approvato il maxiemendamento al disegno di legge di bilancio 2018, a fronte del quale dobbiamo registrare l’ennesima opportunità mancata dalla politica per il rilancio delle Istituzioni AFAM.

L’Alta Formazione Artistica e Musicale, totalmente ignorata nel testo originario del Ddl presentato dal Governo alle Camere, è presente nel maxiemendamento in quanto destinataria di un incremento delle risorse finalizzate alla statizzazione degli ex Istituti Musicali Pareggiati e delle Accademie storiche. Le risorse stanziate (5 milioni per il 2018, 10 milioni per il 2019 e 35 milioni per il 2020) indicano chiaramente che i processi di statizzazione sono rinviati alla prossima legislatura e alle scelte del prossimo Governo.

Queste norme, pur rappresentando nell’immediato una boccata di ossigeno per gli ex Istituti Musicali Pareggiati, rischiano di creare ulteriori complicazioni e confusione al sistema, non garantendo le stesse opportunità di programmazione e sviluppo a tutte le Istituzioni.

Gravissima è la scelta della maggioranza che sostiene il Governo di eliminare qualsiasi provvedimento finalizzato alla stabilizzazione dei docenti precari, vittime della mancata decretazione del MIUR   che non adempie ai suoi doveri da quasi 20 anni.  Questi lavoratori, tra la legge di bilancio che li ignora, il regolamento sul reclutamento che non viene adottato, il decreto Madia sulle stabilizzazioni dei precari che non si applica, fino all’emanazione del citato regolamento, sono intrappolati in un tunnel dal quale non riescono ad uscire.

La FLC CGIL, la CISL Università, la UIL RUA e l’UNAMS

chiedono

al Parlamento un atto di responsabilità con l’approvazione alla Camera dei deputati di un apposito emendamento finalizzato a stabilizzare il personale precario prima dell’avvio delle procedure ordinarie di reclutamento;

al Governo l’emanazione in tempi rapidi del regolamento sul reclutamento;

al MIUR la convocazione urgente delle organizzazioni sindacali e l’emanazione di tutti gli atti di propria competenza.

«Aiuto! Il Martini mi è rimasto sullo stomaco!» Il comunicato CNAFAM

Quel che segue è il comunicato Cnafam del 1 dicembre, che fa seguito alla vicenda della Legge di Bilancio al Senato.

Una grande vittoria del Coordinamento CNAFAM, che in questa impresa è stato – davvero – solo contro tutti!

Ricorderete la nostra lunga lotta contro il DDL Martinisubdolo e nefasto tentativo politico di smantellare l’intero sistema AFAM, così come delineato dalla Costituzione (art. 33 comma 5) e dalla legge 21 dicembre 1999, n. 508dietro il ricatto della statizzazione degli Istituti musicali pareggiati e dell’immissione in ruolo dei precari AFAM, l’indigeribile disegno di legge celava il tentativo di sopprimere ogni autonomia delle Istituzioni AFAM e di farle confluire in maniera forzosa e incostituzionale in fantomatici “Politecnici delle arti” (concepiti in assoluto contrasto con quelli delineati, su base volontaria, dalla legge 508/99), governati da un “super direttore” di nomina ministeriale.
Era evidente che il DDL avesse il solo scopo di trasformare anche il settore AFAM – che il mondo ci invidia – in una dependance dei partiti e del potere.

Giurammo allora (con la nostra campagna – divenuta virale – No Martini, no party!) che non li avremmo lasciati brindare alla nostra salute.
E così è avvenuto!

Naufragato miseramente il DDL Martini, i promotori però ci hanno spudoratamente riprovato, proponendo una serie di emendamenti alla legge di bilancio, che riportavano – sia pur succintamente – tutte le nefandezze del DDL.

La nostra azione politica glielo ha impedito, permettendo che della infausta proposta originaria si salvasse soltanto la statizzazione degli Istituti pareggiati. Gli altri provvedimenti – come giustamente sottolineato da MEF e Ragioneria dello Stato, che hanno ripreso le nostre puntuali osservazioni  dovranno essere assunti con i regolamenti, mai emanati, previsti dalla legge 508/99, essendo ogni altro intervento legislativo inutile, oltre che improvvido e pericoloso.

La nostra vittoria ha causato un vero e proprio terremoto politico, culminato con le dimissioni del sottosegretario con delega all’AFAM, sen. Angela D’Onghia. Dimissioni dovute, anche se tardive e pretestuose, se è vero – com’è vero – che al sottosegretario D’Onghia spettava fare l’unica cosa che ella non ha mai fatto: predisporre ed emanare i regolamenti di applicazione della legge 508, anziché inseguire le chimere di un folle e incostituzionale progetto di riordino, il cui destino era di sfracellarsi contro gli scogli del buon senso.
Abbiamo più volte incontrato il sottosegretario D’Onghia negli anni precedenti: mai ha voluto far tesoro dei nostri suggerimenti. Merita pertanto di condividere il destino del Ministro che l’ha designata.

A noi non resta che fare i nostri più sentiti ringraziamenti ai pochissimi che ci sono stati vicini in questi mesi, e hanno permesso il realizzarsi di questa straordinaria impresa: il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, sen. Luciano Pizzetti; la senatrice Cinzia Fontana, componente della Commissione bilancio del Senato, la senatrice Magda Zanoni, relatrice del DDL Bilancio in Commissione, il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Oltre ai tanti musicisti che hanno lavorato e che lavorano, spesso nell’ombra, insieme con noi…

Il Coordinamento CNAFAM, che con i suoi oltre 4000 aderentirappresenta la principale organizzazione professionale nazionale dei settori artistico, musicale e coreutico italiano, rivendica con orgoglio di aver posto – ormai da anni – la questione della riforma della formazione artistica, musicale e coreutica italiana all’attenzione di Governo e Parlamento.

Troverete tutte le informazioni sul Coordinamento (il Manifesto, il Direttivo nazionale, le Azioni, i Contatti, il modulo di adesione, etc.) sul sito ufficiale CNAFAM:

www.cnafam.weebly.com

I migliori auguri di buon lavoro per l’Arte, la Musica e la Danza in Italia!

Domenico Piccichè
Referente Nazionale CNAFAM

Contratto? No, prima un convegno

Si svolgerà a Roma il 28 febbraio prossimo presso la Sede Nazionale CGIL, Corso d’Italia 25 il Convegno nazionale La contrattazione nel Comparto dell’Istruzione e Ricerca e relativa area dirigenziale.

Questo il programma dell’incontro:

Presiede Renato Comanducci, Centro Nazionale FLC CGIL
9.45 Introduce Anna Maria Santoro, Segreteria nazionale FLC CGIL
Linee negoziali nel comparto Istruzione e Ricerca e della relativa area dirigenziale

10.00 Relazione di Umberto Carabelli, Professore di Diritto del Lavoro Università di Bari
Dopo l’Intesa del 30 novembre 2016: relazioni sindacali nella Pubbliche Amministrazioni tra Legge e Contratto

10.45 Relazione di Mario Ricciardi, Professore di Diritto del Lavoro Università di Bologna Contrattazione integrativa, innovazione e qualità dell’offerta formativa

11.30 Relazione di Leonello Tronti, Professore di Economia del Lavoro Università La Sapienza di Roma e ISTAT Contrattazione salario e innovazione nei settori pubblici

12.15 Interventi domande e risposte

13.30 Pausa pranzo

14.30-17.00 TAVOLA ROTONDA Analisi e proposte per una ripartenza della contrattazione
Coordina Gianni Carlini, Responsabile Nazionale Area V FLC CGIL
Partecipano: Franco Martini Segretario nazionale CGIL, Bernardo Polverari, Capo di Gabinetto Presidenza del Consiglio dei ministri Dipartimento della Funzione Pubblica e Francesco Sinopoli Segretario Generale FLC CGIL.

Qui la locandina dell’incontro.

Comunicato stampa CNAFAM

Riceviamo e volentieri pubblichiamo:

 

COMUNICATO STAMPA CNAFAM
Coordinamento Nazionale Formazione Artistica, Musicale e Coreutica
www.cnafam.weebly.com

cnafam@libero.it

 

Una sequenza infinita di errori ha caratterizzato la “gestione Giannini” del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca.

Oltre al pasticciaccio brutto della deportazione forzata di migliaia di insegnanti, strappati con“la Buona Scuola” da famiglia e affetti, e poi (ma non sempre) riportati a casa a tempo abbondantemente scaduto dalle sentenze dei Tribunali, ci limiteremo a ricordare gli errori che riguardano più da vicino il settore della Musica e delle Arti:

1. La mancata istituzione della scuola primaria ad indirizzo musicale e coreutico;
2. La mancata riforma della scuola media ad indirizzo musicale (con la mancata introduzione dell’indirizzo coreutico);
4. La riforma zeppa di errori delle classi di concorso (per la quale abbiamo lanciato con successo una petizione nazionale che ha superato quota 4000 adesioni);
5. Il mancato compimento della riforma dell’AFAM, che ha gettato nell’incertezza più assoluta il settore.

E, come se non bastasse, il tentativo di riforma del settore della Musica e delle Arti si è rivelatorimedio peggiore del male. Abbiamo dovuto assistere, esterrefatti e allibiti, nell’ordine, a:
1. l’istituzione di un fantasioso “Comitato Nazionale per l’Apprendimento pratico della Musica”;
2. l’istituzione di un ancor più fantomatico “Cantiere AFAM”, che nulla ha prodotto negli svariati anni di suo “funzionamento”, se non qualche libello stampato a spese del contribuente;
3. Lo smantellamento del CNAM, organo democratico consultivo dell’AFAM, e la sua sostituzione con una antidemocratica e non rappresentativa “Commissione” nominata dal MIUR;
4. E, infine, l’incardinamento al Senato del DDL 322, che sotto il ricatto della statizzazione dei boccheggianti Istituti Musicali Pareggiati e l’immissione in ruolo di qualche centinaio di precari AFAM, dà il colpo di grazia finale alle Istituzioni dell’Alta Formazione Artistica e Musicale, prevedendone illegittimamente e incostituzionalmentel’accorpamento forzoso, sotto la guida di Super Direttori di nomina politica.

E’ questo il disegno della classe politica italiana per il settore?

All’atto del suo insediamento il nuovo Ministro ha promesso ascolto rinnovato per le istanze provenienti dal mondo professionale.

Intendiamo metterla immediatamente alla prova, sulla base di pochi ma chiari punti, che sono da sempre la base del nostro programma:

per la scuola di base:

· l’introduzione dell’insegnamento della musica come disciplina curriculare – affidata a docenti specializzati – in tutte le scuole di ogni ordine e grado, e in particolare nel biennio obbligatorio della scuola secondaria di secondo grado;
· l’istituzione di un percorso completo ad indirizzo musicale e coreutico nella scuola di base, che parta dalla scuola primaria ad indirizzo musicale e coreutico;
· il ripensamento e potenziamento della scuola media a indirizzo musicale, con la predisposizione di adeguati programmi di studio e l’aggiunta dell’indirizzo coreutico;
· la diffusione del Liceo musicale e coreutico che, grazie a una docenza altamente qualificata, porti a compimento il percorso ad indirizzo e prepari all’ingresso nell’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica di livello universitario;
· la previsione di un sistema serio, rigoroso e completo di formazione degli insegnanti delle discipline musicali e coreutiche, prevalentemente demandato ai Conservatori di musica e all’Accademia Nazionale di danza, che garantisca la qualità del corpo docente;
· una seria ed adeguata attività di monitoraggio, verifica e valutazione dell’insegnamento delle discipline artistiche, musicali e coreutiche nella scuola, affidata a personale tecnicamente competente, in stretta sinergia con le Istituzioni AFAM;

per l’Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (AFAM):

· la rottamazione del Cantiere AFAM e di tutti i fumosi Comitati che da anni discutono mentre la formazione artistica e musicale langue;
· il ritiro del pernicioso e incostituzionale DDL 322;
· l’emanazione, entro un tempo ragionevolmente breve, di tutti i regolamenti e i decreti di attuazione della legge 508/1999 di riforma dell’Alta Formazione artistica e musicale;
· la definitiva equiparazione delle Istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica (Accademie e Conservatori di Musica) alle Università, per quanto riguarda strutture, personale e titoli rilasciati, come promosso dalla nostra petizione nazionale.

Auspichiamo l’avvio di un reale confronto sulla situazione attuale della formazione artistica, musicale e coreutica italiana. Tali settori presentano oggi notevoli criticità, che richiedono a nostro giudizio interventi specifici e una vera capacità di coordinamento tra i vari livelli di formazione, allo scopo di far sì che l’Arte, la Musica e la Danza continuino a rappresentare l’eccellenza che da secoli ci contraddistingue nel mondo e ritornino ad essere un volano per la crescita sociale ed economica del Paese.

Accertamento rappresentatività sindacale

In data 26 ottobre 2016, il Collegio di indirizzo e controllo dell’ARAN ha deliberato l’accertamento della rappresentatività sindacale per il triennio  2016-2018 che sostituisce quello pubblicato, in via provvisoria, il 14 luglio 2016.

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Ecco la tabella completa relativa al compartone istruzione e ricerca (fonte: ARAN).

 

Ricorso Unams: comunicato dell’Avvocato Leotta

In attesa della pronuncia del Giudice, l’Unams ha pubblicato il comunicato dell’Avv. Leotta che informa dell’avvenuta udienza del 9 agosto dove è stato discusso il ricorso presentato per accertare la parziale nullità del CCNQ del 13/07/2016 che, come scrive l’avvocato, ha “spazzato via” l’ex comparto AFAM creando un “compartone” con dentro Scuola, AFAM, Università (non docenti) e dipendenti Enti di Ricerca.

 

Ricorso Unams contro la soppressione del comparto: l’udienza il 9 agosto

Il sindacato Unione Artisti UNAMS, a seguito dell’accordo siglato il 13 Luglio da ARAN e Confederazioni Sindacali (tranne la CGU-CISAL, Confederazione alla quale aderisce l’UNAMS), accordo all’interno del quale, come ormai noto, sono stati soppressi numerosi comparti, compreso il comparto AFAM, ritenendo che detta soppressione sia fortemente illegittima, ha provveduto a presentare formale ricorso presso il giudice del lavoro onde ottenere la sospensiva del predetto accordo.

Il ricorso verrà discusso, con urgenza, il giorno 9 Agosto alle h. 11 presso il Tribunale di Roma – Via Lepanto 4 (secondo piano).

Qui il comunicato stampa

Regime pubblicistico: un convegno Unams

Martedì 26 luglio presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati si terrà il convegno «Attuare la Costituzione nell’Alta Formazione Artistica e Musicale e nella Ricerca: un “regime pubblicistico” per Accademie, Conservatori, ISSM, ISIA e Enti di Ricerca», organizzato dall’UNAMS.

Parteciperanno Raffaello Vignali, Angela D’Onghia, Fabrizio Bocchino, Rosario Santucci, Giuseppe Leotta, Lorenza Bonaccorsi, Claudio Martini, Laura Puppato, Giorgio Santini; coordina Dora Liguori.