Il criterio numerico

Uno dei primi compiti dei Comitati Territoriali di Coordinamento (Co.Te.Co.), istituiti con il DM 14 sui bienni, sarà quello di vagliare le istanze di accreditamento dei singoli Istituti Superiori di studi musicali al fine di ottimizzare l’offerta formativa sulla base di due criteri: il numero di studenti e la distribuzione territoriale di offerte formative analoghe in Conservatori contigui.

Per avere un primo quadro di riferimento sulla situazione attuale, abbiamo estratto dal sito di statistica del Miur il numero di iscritti di alcuni corsi biennali nell’anno 2016-2017 raggruppati per aree territoriali.

 

Numero studenti iscritti ai corsi biennali – Anno 2016 / 17

ARCHI
CO.TE.CO. Violino Viola Violoncello Contrabbasso Totali
1 Veneto 14 12 5 1 32
2 Lombardia 34 9 11 6 60
3 Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria 40 4 20 7 71
4 Friuli 8 4 2 3 17
5 Emilia, Marche 32 15 9 10 66
6 Toscana, Umbria 20 6 8 4 38
7 Lazio, Abruzzo 23 10 8 6 47
8 Campania, Molise 38 9 13 10 70
9 Puglia 15 7 6 5 33
10 Calabria, Basilicata 13 2 2 4 21
11 Sardegna 3 2 0 0 5
12 Sicilia 32 2 2 4 40
13 Trentino 5 3 0 1 9
277 85 86 61 509
FIATI
CO.TE.CO. Flauto Oboe Clarinetto Fagotto Corno Tromba Trombone Totali
1 Veneto 15 3 12 2 7 9 3 51
2 Lombardia 14 4 14 5 3 7 5 52
3 Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria 20 3 5 2 7 8 8 53
4 Friuli 18 5 10 3 2 5 1 44
5 Emilia, Marche 32 5 26 7 4 13 3 90
6 Toscana, Umbria 17 5 13 0 7 5 0 47
7 Lazio, Abruzzo 30 4 12 0 3 12 7 68
8 Campania, Molise 23 5 20 1 8 13 7 77
9 Puglia 11 3 12 3 6 7 0 42
10 Calabria, Basilicata 14 0 25 2 6 14 4 65
11 Sardegna 0 3 5 2 1 3 1 15
12 Sicilia 31 4 24 5 3 20 5 92
13 Trentino 7 4 4 0 0 0 2 17
232 48 182 32 57 116 46 713
ALTRI CORSI
CO.TE.CO. Canto Pianoforte Jazz Chitarra Musica Antica Saxofono Organo Arpa
1 Veneto 89 54 150 17 49 1 7 9
2 Lombardia 223 73 44 15 22 16 8 5
3 Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria 48 74 48 14 20 8 3 3
4 Friuli 18 19 18 8 1 2 4 4
5 Emilia, Marche 237 82 72 32 51 14 7 11
6 Toscana, Umbria 61 48 27 18 16 6 2 0
7 Lazio, Abruzzo 123 83 123 30 55 20 6 3
8 Campania, Molise 83 121 134 43 5 20 8 0
9 Puglia 82 79 48 22 8 16 7 2
10 Calabria, Basilicata 25 73 32 26 1 11 5 3
11 Sardegna 12 31 0 8 1 2 1 0
12 Sicilia 28 99 47 38 13 21 2 3
13 Trentino 9 30 5 2 1 5 0 1
1038 866 748 273 243 142 60 44

Due documenti delle tre Conferenze

Pubblichiamo qui due documenti: il primo è stato approvato dai direttivi della Conferenza dei Direttori, di quella dei Presidenti e di quella dei Presidenti delle Consulte degli studenti;  il secondo, una mozione sulla questione dei Nuclei di Valutazione, dalla Conferenza dei Direttori, a seguito della riunione a Roma il 25 gennaio u.s.

documento Direttivi delle Conferenze congiunte_25-01-2018

mozione Nuclei di valutazione_26-01-2018

 

Trienni, accreditamenti 2018-2019

È stata pubblicata sul sito Miur la consueta Nota Ministeriale relativa all’accreditamento dei corsi triennali per l’a.a. 2018-2019. La Nota è rivolta a Conservatori di musica, Istituti superiori di studi musicali, Accademie di belle arti, Accademie di belle arti legalmente riconosciute, Accademia nazionale di danza, Accademie nazionale di arte drammatica, Istituti Superiori per le industrie artistiche e Istituzioni non statali autorizzate al rilascio di titoli aventi valore legale, e consente di presentare istanze di attivazione o modifica di corsi già autorizzati (ma per cui non sia stata presentata istanza di modifica da almeno un triennio), che verranno inoltrate, anziché al CNAM, alla Commissione costituita (con il decreto dipartimentale n. 2326 del 19 ottobre 2015 e successiva integrazione con decreto dipartimentale n. 2454 del 2 novembre 2015) presso il Dipartimento della formazione superiore e per la ricerca, Commissione che, nelle more della ridefinizione delle procedure per la rielezione del Consiglio nazionale per l’alta formazione artistica e musicale, svolge le valutazioni tecniche relative agli ordinamenti didattici dei corsi Afam delle Istituzioni di cui all’art. 1 della Legge 21 dicembre 1999, n. 508 e delle altre Istituzioni non statali, per le finalità di cui agli art. 10 e 11 del Decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212.

Le modalità operative indicate nella Nota valgono, in quanto compatibili, anche per le Istituzioni non statali già autorizzate, da almeno un triennio, al rilascio di titoli Afam aventi valore legale e per le Accademie legalmente riconosciute già riordinate ai sensi dell’art. 11, commi 1, 2 e 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212.

I Bienni di Augusto, ovvero: «E tu di che Coteco sei?»

Ispirandosi evidentemente alla riorganizzazione territoriale augustea del 6-8 d.C, il Miur ha definito attraverso il recentissimo D.M. 14 tredici ambiti territoriali (ricordate http://www.docenticonservatorio.org/tredici-a-tavola/?) la cui gestione, relativamente al vaglio delle istanze di accreditamento dei bienni, sarà affidata, e solo per gli ISSM, agli istituendi CoTeCo (in realtà già istituiti: si tratta infatti semplicemente dei direttori delle Istituzioni ricomprese in un determinato ambito).

Di YukioSanjo - Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=28998531
Di YukioSanjo – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=28998531

Di undici regiones e due province insulari racconta Plinio il Vecchio: come è facile notare si tratta di una concezione davvero assai simile a quella proposta oggi dal Ministero, impegnato nell’arduo compito per ben dodici anni.

A differenza del DM 124/2009, quello che definiva gli ordinamenti dei trienni, e che teneva conto dei previsti pareri del CNAM «sulla riorganizzazione dei percorsi didattici dei corsi di studio dei Conservatori di Musica», il DM 14 non nomina nemmeno in premessa la commissione per le valutazioni tecniche relative agli ordinamenti didattici dei corsi AFAM (quella nelle-more); cosa che invece avviene, e con citazione puntuale di un verbale, nel Decreto sui Bienni non abilitanti di didattica (ma la commissione-nelle-more, non essendo esattamente il CNAM, serviva appunto appena a valutare tecnicamente gli ordinamenti didattici delle singole istituzioni, non certo a definirli…).

Definitivamente sepolto parrebbe l’organo tecnico di rappresentanza.  Benché ancora in qualche modo talvolta rammemorato, se non altro per la sua assenza, relativamente all’accreditamento dei corsi triennali, alla questione dei Bienni sembrerebbe essere invece del tutto estraneo: la conformità all’ordinamento didattico viene verificata dal Ministero e tutte le altre verifiche sono di competenza di Miur e Anvur (art. 8, comma 1).

Tornando alle ricadute del DM 14, i nuovi ambiti ministeriali sono piuttosto disomogenei, sia come bacini (popolazione residente), sia come distribuzione dei 6605 studenti attualmente frequentanti i corsi biennali sperimentali (il dato tratto dal vecchio sito di statistica Miur si riferisce al 2016-2017), sia come rapporto tra i due dati. Qui stravince la Calabria, che può vantare una percentuale di studenti di biennio/popolazione residente dello 0,238‰ (anche se il dato è fortemente condizionato dai 222 iscritti a Musica, scienza e tecnologia del suono, rilasciato “congiuntamente” da Consorzio Politecnico Internazionale «Scientia et Ars» e Conservatorio di Vibo Valentia) mentre ultima è la Sardegna con lo 0,05‰, e la media nazionale è 0,13‰).

(Ricordiamo che i dati relativi agli studenti iscritti potrebbero essere lievemente sottodimensionati, in quanto secondo le indicazioni del Codice in materia di protezione dei dati personali vengono oscurati i valori che risultano inferiori a 3. In particolare questi valori vengono visualizzati come zeri).

 

Resta naturalmente da capire quali saranno i reali compiti e le reali prerogative dei CoTeCo, e soprattutto se le valutazioni di un CoTeCo relativo a un ambito territoriale “piccolo” seguiranno gli stessi criteri (quantitativi) di quelle affidate ai CoTeCo di aree più vaste, ad esempio sul tema «sostenibilità dell’iniziativa in riferimento al numero di studenti che si intendono iscrivere ai corsi accademici di secondo livello» (art. 6, comma 5, lettera a del DM 14).

 

1- continua

Bienni AFAM – 13 i CoTeCo

E’ stato finalmente pubblicato il DM n. 14 che permetterà alle Istituzioni AFAM di attivare corsi biennali ordinamentali. Il Decreto definisce le modalità per l’attivazione e conferma, limitatamente ai Conservatori e agli ISSM, l’istituzione di 13 Comitati Territoriali di Coordinamento tra le Istituzioni, “con il compito di vagliare le istanze di accreditamento di cui al comma 2 al fine di ottimizzare l’offerta formativa sulla base dei seguenti criteri:

  1. sostenibilità dell’iniziativa in riferimento al numero di studenti che si intendono iscrivere ai corsi accademici di secondo livello;
  2. configurazione di analoga offerta formativa già presente, o contemporaneamente richiesta, in altra Istituzione territorialmente contigua  tale da non giustificare sul piano numerico e finanziario una duplice attivazione.”

I Comitati saranno costituiti dai Direttori delle Istituzioni territorialmente competenti.

Viene poi ribadito che la richiesta di attivazione di nuovi corsi di secondo livello da parte dei Conservatori, necessiterà obbligatoriamente del parere rilasciato dai Comitati territoriali.

Qui il testo del Decreto.

Qui l’allegato A che stabilisce la composizione dei 13 Comitati territoriali.

 

Pubblicato anche il decreto che istituisce i Bienni non abilitanti di Didattica della Musica, nel quale da un lato si tiene conto del parere della Commissione-che-nelle-more-della-ricostituzione-del-CNAM, che nella seduta del 13 novembre 2017 (il misterioso verbale è il n. 24…) aveva espresso parere favorevole a che «nelle more dell’emanazione del decreto di riordino dei corsi di II livello di diploma accademico e, posto che si renderà necessario aggiornare il predetto decreto, in via transitoria, le Istituzioni possano attivare i corsi di II livello ordinamentali di Didattica della musica e dello strumento non abilitanti e ad accesso libero»; dall’altro si osserva che «la razionalizzazione dei corsi di didattica consente la piena utilizzazione dei docenti di ruolo operanti nelle scuole di didattica».

Qui il decreto,

la Tabella A,

la Tabella B

e la successiva Nota 1391 con cui si interviene sui corsi biennali di Didattica e Didattica dello strumento.

Nelle more della piena attuazione del decreto ministeriale n. 14 del 9 gennaio 2018 recante criteri di istituzione di corsi accademici di secondo livello ordinamentali e accreditamento iniziale dei  medesimi, la Nota intende dettare modalità transitorie per la ridefinizione dei soli corsi di secondo livello in didattica della musica e didattica dello strumento musicale già autorizzati relativamente al solo A.A. 2017/2018, e si invitano pertanto le Istituzioni sedi di Dipartimento di didattica a procedere dal 25 gennaio al 9 febbraio secondo le sottoindicate modalità:

  • nota di richiesta di attivazione (specificando l’anno accademico di riferimento – 2017/18);
  • il/i piani di studio/i che s’intendono attivare (DCSL in didattica della musica e/o DCSL in didattica dello strumento musicale);
  •  delibere del Consiglio Accademico e del Consiglio di Amministrazione – in copia conforme agli originale e debitamente firmate;
  • attestazione di assenza di oneri aggiuntivi a carico del bilancio dello Stato.

 

 

Insediato il nuovo Presidente Anvur

Dallo scorso 8 gennaio Paolo Miccoli è il nuovo Presidente dell’AnvurAgenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca. Molti lo ricorderanno rincorso da uno dei conduttori della trasmissione televisiva Le Iene nel tentativo di avere delle risposte sui copia-e-incolla scovati nel documento presentato da Miccoli per candidarsi a consigliere Anvur nel 2016, (ne avevamo dato notizia anche noi in questo articolo). Quell’Anvur alla quale i Conservatori saranno sempre più legati anche a seguito dell’approvazione dell’ultima Legge di bilancio (qui un nostro recente articolo sull’argomento).

Cosa ha spinto l’Anvur (e la politica) a sfidare l’opinione pubblica in modo così plateale?  Erano convinti che la notizia non uscisse?  Questo si domandava qualche giorno fa Gian Antonio Stella sul Corriere della Sera, questo, sinceramente, ci chiediamo anche noi.

Maggiori dettagli sulla vicenda si possono trovare sul sito ROARS Return on Academic ReSearch che per primo denunciò il caso Miccoli. Di seguito i links ad alcuni loro articoli.

https://www.roars.it/online/sbatti-lanvur-in-prima-pagina-il-copia-incolla-di-miccoli-nel-mirino-di-corriere-fq-e-repubblica/

https://www.roars.it/online/miccoli-unanatra-zoppa-alla-presidenza-dellanvur-per-cercare-di-salvare-lagenzia/

https://www.roars.it/online/licenza-di-copiare-perche-gli-studenti-no-e-i-consiglieri-anvur-si/

https://www.roars.it/online/copia-incolla-tomasello-sospeso-per-un-anno-e-miccoli-le-iene-accusano-graziosi-assolve-il-miur-tace/

Un milione in più per l’altissima eccellenza musicale

Il comma 346 della recentissima Legge di Bilancio prevede che:

L’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 1, lettera c), del decreto-legge 31 marzo 2011, n. 34, [Intervento finanziario dello Stato in favore della cultura: in attuazione dell’articolo 9 della Costituzione, a decorrere dall’anno 2011 e’ autorizzata la spesa di 7 milioni di euro annui per interventi a favore di enti ed istituzioni culturali] convertito, con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2011, n. 75, e’ incrementata di un milione di euro per l’anno 2018, destinato all’erogazione di contributi in favore delle scuole di eccellenza nazionale operanti nell’ambito dell’altissima formazione musicale, di rilevante interesse culturale, al fine di garantire il proseguimento della loro attivita’. Alla ripartizione dell’importo di cui al primo periodo, sulla base delle esigenze prospettate, si provvede con decreto del Ministro dei beni e delle attivita’ culturali e del turismo, da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge.

Di quali scuole si tratterà mai?

«Il Paganini», numero 3

Pubblicato il n. 3 de «Il Paganini», presentato il 1° dicembre 2017. Il numero monografico, dedicato alla storia dell’Istituto nel 50° anniversario della statizzazione, ospita contributi di  Giuseppe Pericu, Elisa Serafini, Roberto Iovino, Cinzia Faldi, Marina Garau Chessa, Gian Enrico Cortese, Salvatore Pintacuda, Gian Enrico Cortese, Flavio Menardi Noguera, Maurizio Tarrini, Davide Viziano, Sara Rulli, Camilla Piccardo, Tiziana Canfori, Carmela Bongiovanni, Angelo Guaragna, Patrizia Conti, Claudio Proietti, Anna Maria Bordin, Caterina Picasso.

La rivista è scaricabile gratuitamente dal sito del Conservatorio:

http://conspaganini.it/sites/default/files/upload/doc/Pubblicazioni/WEB_Paganini%202017.pdf

Verso Anvur

Tra i commi della recente Legge di Bilancio che riguardano l’Afam, accanto a quelli relativi al precariato, alla statizzazione degli ex-pareggiati e al Conservatorio di Bolzano, ce ne sono due, il 644 e il 645, che si occupano invece di Nuclei di Valutazione e dei loro sempre più stretti rapporti con l’Anvur, l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca:

644. I nuclei di valutazione delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale di cui all’articolo 1 della legge 21 dicembre 1999, n. 508, nonché le istituzioni autorizzate ai sensi dell’articolo 11 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212, inoltrano le relazioni annuali sulle attività e sul funzionamento dell’istituzione, oltre che al Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, anche all’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca (ANVUR), entro gli stessi termini. L’ANVUR verifica l’adozione, nelle relazioni di cui al precedente periodo, dei criteri generali stabiliti in base a quanto disposto dall’articolo 10, comma 2, lettera b), del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 2003, n. 132, comunicando al Ministro dell’istruzione, dell’università e della ricerca, entro novanta giorni, le proprie valutazioni in merito.

645. Il comma 1 dell’articolo 10 del regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 febbraio 2003, n. 132, è sostituito dal seguente:

« 1. Il nucleo di valutazione, costituito con delibera del consiglio di amministrazione, sentito il consiglio accademico, è formato da tre componenti aventi competenze differenziate, di cui due scelti fra esperti esterni, anche stranieri, di comprovata qualificazione nel campo della valutazione, scelti dalle istituzioni seguendo i criteri e le linee guida elaborati dall’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca. Ai componenti del nucleo di valutazione non spettano compensi, indennità o gettoni di presenza». 

 

 

 

Gli emendamenti accolti si saldano dunque proprio con le recenti linee guida per l’Afam elaborate dall’Agenzia il 29 novembre scorso, che riportiamo qui di seguito:

 

PREMESSA

Con queste Linee Guida, l’ANVUR intende proseguire la collaborazione attivata con i Nuclei di Valutazione (NdV) delle Istituzioni AFAM, nel pieno rispetto della loro autonomia come Organi di assicurazione interna della Qualità.

In questa prospettiva, la Relazione annuale del Nucleo di Valutazione delle Istituzioni AFAM è stata intesa non come un mero adempimento formale, ma come uno strumento fondamentale per:

  • – innescare percorsi più consapevoli di miglioramento all’interno delle Istituzioni, sulla base dei processi di assicurazione interna della Qualità che fanno capo al Nucleo, e che sono il risultato della sua interazione con i diversi Organi di governo e gestione delle singole Istituzioni AFAM;
  • – consentire all’ANVUR di effettuare una valutazione esterna della Qualità sulla base di parametri di autovalutazione adottati da tutte le Istituzioni AFAM.

Con questo approccio di fondo, le Linee Guida sono state articolate in 16 sezioni. In ciascuna Sezione sono elencati gli indicatori che il Nucleo deve considerare e riportare per effettuare fondatamente e consapevolmente le proprie valutazioni in merito agli aspetti della vita dell’Istituzione previsti dall’articolo 10 del DPR 132/03 (attività didattica, attività scientifica, funzionamento complessivo dell’Istituzione).

Nel completare le varie Sezioni, i Nuclei sono invitati a redigere documenti sintetici e completi. Ogni volta che sia possibile ed opportuno, si consiglia di indicare i link alle pagine pertinenti del sito Internet dell’Istituzione oggetto della valutazione, nell’ottica di dematerializzazione del documento cartaceo alla base del Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 82/2005, coordinato con il D.Lgs. 179/2016).

Le Linee Guida dovranno essere adottate per la redazione delle Relazioni annuali dei Nuclei a partire dalla Relazione da consegnarsi entro il 31 marzo 2018, che prende in esame l’anno accademico 2016/17.

 

1. L’Istituzione

La sezione dovrà contenere,

quanto alla storia dell’Istituzione e alle relazioni istituzionali:

  •   il link alla pagina del sito ufficiale dell’Istituzione in cui ne viene illustrata la storia1;
  •   la segnalazione di eventuali circostanze rilevanti nelle relazioni istituzionali durante l’anno accademico in esame, con una breve motivazione delle stesse; quanto alla mission dell’Istituzione:
  •   il link alla pagina del sito ufficiale in cui l’Istituzione si presenta (ad. es. “Chi siamo”, “About us, etc.);
  •   la mission dell’Istituzione con eventuali considerazioni sulla sua genesi e comunicazione. La mission potrà essere tratta dallo Statuto o da altri documenti prodotti dall’Istituzione stessa nella sua autonomia;

quanto agli Organi dell’Istituzione:

  • il link alle pagine del sito ufficiale dell’Istituzione dedicate agli Organi costituiti e ai loro componenti;  la segnalazione di eventuali anomalie/difficoltà di nomina o rinnovo dei diversi Organi;

quanto al Nucleo di Valutazione:

  • la definizione di Qualità adottata dal Nucleo di Valutazione;
  • l’elenco della documentazione esaminata per la stesura della Relazione annuale;

quanto allo Statuto ed ai Regolamenti:

  • i link alle pagine del sito ufficiale dell’Istituzione in cui sono pubblicati lo Statuto e i Regolamenti vigenti;
  • la segnalazione di eventuali assenze/difficoltà di redazione di singoli Regolamenti obbligatori (Regolamento di Amministrazione, finanza e contabilità; Regolamento Didattico, etc.) o di Regolamenti adottati dall’Istituzione nella sua autonomia.

 

2. Obiettivi istituzionali

La sezione dovrà includere:

  • una descrizione sintetica dei contenuti della Relazione del Direttore redatta ai sensi del Regolamento di Amministrazione, finanza e contabilità per la predisposizione del bilancio previsionale di esercizio dell’anno accademico in esame;
  • ove sia prevista dall’Istituzione nella sua autonomia, una breve descrizione dei contenuti della Relazione del Direttore sull’attività didattica, artistica e di ricerca svolta nell’anno accademico in esame;
  • una breve descrizione dei contenuti della Relazione Illustrativa firmata dal Presidente e allegata al Bilancio Preventivo relativo all’esercizio finanziario che copre la seconda parte (mesi da gennaio a ottobre) dell’anno accademico in esame.

3. Offerta formativa

La sezione dovrà includere:
quanto alla Fisionomia generale dell’Offerta formativa:

  • la messa in evidenza degli elementi distintivi dell’offerta formativa, individuando la specificità degli obiettivi individuati rispetto al contesto territoriale di riferimento (nazionale e internazionale);

quanto alla Mappatura dell’offerta formativa:

  • l’elenco dei corsi accademici autorizzati dal MIUR (distinguendo tra corsi di I, II, III ciclo e altri) con l’indicazione dei singoli decreti di autorizzazione, specificando per ciascun corso se sia stato attivo nell’a.a. in esame;
  • l’elenco dei corsi accademici di nuova attivazione nell’anno accademico in esame, specificando le ragioni che ne hanno motivato l’apertura (ad. es. quanto agli obiettivi e risultati attesi, all’utilizzo di docenti interni e/o esterni, etc.);
  • l’elenco dei corsi accademici soppressi o sospesi nell’a.a. in esame, motivandone le ragioni;
  • la segnalazione dei corsi autorizzati che presentino eventuali criticità dal punto di vista della consistenza numerica degli iscritti, valutando le motivazioni che ne giustificano l’esistenza (per esempio, illustrando le iniziative dell’istituzione per il monitoraggio/rilancio dei corsi in sofferenza);
  • l’elenco delle altre attività formative organizzate dall’Istituzione nell’a.a. in esame (masterclass, corsi di perfezionamento, workshop, altri);
  • una valutazione complessiva dell’offerta accademica rispetto ai punti in elenco, con la segnalazione dei punti di forza e delle eventuali criticità.

quanto ai Corsi preaccademici/propedeutici (parte riservata alle Istituzioni AFAM dei settori musicale e coreutico):

  • l’elenco dei corsi preaccademici/propedeutici(specificando se svolti con personale in organico o personale a contratto, indicandone i relativi criteri di impiego/reclutamento);
  • una valutazione complessiva della sezione in oggetto, con la segnalazione di punti di forza ed eventuali criticità.

4. Popolazione studentesca

La sezione dovrà includere:

  • la rilevazione, in formato tabellare, della provenienza geografica degli studenti (residenza nel territorio cittadino, provinciale, nazionale, internazionale)
  • la distribuzione per classi di età, in formato tabellare,degli iscritti ai corsi accademici, raggruppando questi ultimi in corsi di I, II, III ciclo e altri (meno di 18 anni; 18-21; 22-25; 26-29; 30 e oltre)
  • (per i Conservatori) il numero di studenti minorenni iscritti ai corsi accademici, specificando quanti si siano immatricolati nell’a.a. in esame, e valutando il fenomeno in caso di percentuali elevate;
  • la rilevazione, ove applicabile, del numero di studenti iscritti part-time (per frequenza di un corso universitario o perché studenti-lavoratori);
  • una valutazione complessiva dei trend e dei fenomeni significativi che emergano dall’analisi dei dati sui percorsi di studio degli studenti (immatricolazioni, fuori corso, diplomati, trasferimenti in ingresso e in uscita, prosecuzione dal triennio al biennio nella stessa istituzione, iscritti al biennio provenienti da altra Istituzione), con la segnalazione di punti di forza ed eventuali criticità.

5. Organizzazione della didattica

La sezione dovrà includere:

  • il link alla pagina del sito ufficiale dell’Istituzione in cui è pubblicato l’elenco degli insegnamenti con i relativi titolari per l’a.a. in esame;
  • l’articolazione del calendario didattico, specificando l’eventuale organizzazione in semestri, il numero delle settimane di durata del semestre, il numero di sessioni d’esame e il numero di appelli per esame)
  • le modalità di attribuzione degli incarichi di docenza ‒ compresi quelli extracurriculari ‒ assegnati al personale interno ed esterno (bando, valutazione comparativa, assegnazione diretta);
  • i criteri di attribuzione di ore aggiuntive ai docenti in organico, con l’elenco delle attività per cui le ore sono affidate e i relativi costi;
  • le modalità di assegnazione degli incarichi a personale docente esterno, con l’elenco degli incarichi, della relativa durata e dei costi connessi;
  • la descrizione delle modalità di accertamento delle competenze linguistiche e culturali degli studenti internazionali in entrata, nonché dei provvedimenti di ordine didattico adottati per sostenere un’efficace integrazione nel sistema di tali studenti;
  • la descrizione delle modalità degli esami di ammissione, specificando le diverse modalità di prova per il I e II livello;
  • la descrizione delle modalità della prova finale di diploma (con riguardo all’elaborato/tesi e alla prova pratica), specificando, le diverse modalità di prova per il I e II livello;
  • una valutazione complessiva della sezione in oggetto, con la segnalazione di punti di forza ed eventuali criticità.

    6. Personale

    La sezione dovrà includere:

  • l’indicazione del numero posti in organico e del numero docenti a tempo indeterminato e determinato;
  • l’elenco degli insegnamenti a contratto affidati a docenti esterni, specificando il numero di ore di ciascun insegnamento;
  • l’elenco del personale amministrativo a tempo indeterminato e determinato, specificando la qualifica di ciascun addetto;
  • l’elenco dell’eventuale personale amministrativo a contratto fuori organico, specificando in quest’ultimo caso tipologia contrattuale e motivazioni dell’assunzione;
  • l’elenco delle conversioni di cattedra eventualmente intercorse nell’anno di riferimento;
  • la descrizione dell’organizzazione del personale adibito alla Biblioteca;
  • l’indicazione della presenza di personale tecnico per i servizi informatici;
  • l’indicazione sull’attivazione e la tempistica della contrattazione di Istituto;
  • una valutazione complessiva della sezione in oggetto, con la segnalazione di punti di forza ed eventuali criticità.

7. Servizi agli studenti e Diritto allo studio

La sezione dovrà includere:

  • la verifica dell’adozione del Diploma Supplement e del suo rilascio automatico e gratuito;
  • l’accertamento dell’esistenza di procedure di riconoscimento dei CFA in ingresso e per l’attribuzione di debiti formativi in ingresso;
  • il monitoraggio dell’applicazione delle norme sul Diritto allo studio e dell’utilizzazione delle borse di studio e sulle attività retribuite riservate agli studenti (200 ore etc.);
  • la descrizione dei servizi di accoglienza rivolti agli studenti (alloggio, mensa, attività culturali, etc.) e dei servizi di supporto agli studenti stranieri (gestione delle pratiche connesse alla mobilità in entrata, supportonella ricerca dell’alloggio, inclusione in reti sociali quali ESN – Erasmus Student Network, etc.);
  • la descrizione dei servizi di supporto agli studenti durante il percorso formativo (orientamento in entrata, in itinere e in uscita; tirocinio/stage; placement);
  • una valutazione complessiva della sezione in oggetto, con la segnalazione di punti di forza ed eventuali criticità.

8. Sedi e attrezzature

La sezione dovrà includere:

  • le indicazioni sulla/e sede/i istituzionale/i (edifici, indirizzo e metri quadri disponibili)) ed eventuale facilità/difficoltà di collegamento con i mezzi pubblici. Se le sedi sono più di una, indicare la distanza tra gli edifici e facilità/difficoltà logistiche per studenti, docenti e personale tecnico-amministrativo;
  • l’indicazione della proprietà della/e sede/i (ad es. Demanio, Regione, Comune, Privati etc.) e l’anno in cui l’immobile è stato affidato all’Istituzione;
  • la rilevazione della presenza delle certificazioni di legge relative agli spazi (ad. es. agibilità, antincendio, igienico-sanitario, sicurezza, accessibilità e superamento delle barriere architettoniche, ecc.) e dell’avvenuta nomina del Responsabile della sicurezza (citare gli estremi del provvedimento);
  • per gli immobili non di proprietà, l’indicazione delle modalità di utilizzo (comodato, concessione, eventuali contratti di locazione con l’indicazione della scadenza, ecc.), specificando l’eventuale impegno economico che l’Istituzione deve sostenere e la sua incidenza sul bilancio complessivo;
  • l’analisi dello stato di manutenzione degli edifici ed eventuali restauri, ristrutturazioni e ogni altra attività posta in essere dall’Istituzione per mantenere il decoro degli stessi;
  • una valutazione complessiva dell’adeguatezza delle strutture didattiche (aule e laboratori) dal punto di vista quantitativo e qualitativo (numero, dimensione dei locali e indice di affollamento, caratteristiche e attrezzature conformi per settore di appartenenza) e la loro funzionalità, mettendo in luce punti di forza ed eventuali criticità.

9. Biblioteca e patrimonio artistico

La sezione dovrà includere:

  • una descrizione dello stato di conservazione, inventariazione e catalogazione del patrimonio librario e artistico, nonché delle strategie messe in atto per la sua valorizzazione;
  • l’indicazione degli orari di accessibilità della Biblioteca e delle altre raccolte (Musei, etc.) ove presenti;
  • dati sull’utilizzazione del patrimonio librario e artistico da parte dell’utenza interna ed esterna ( con riferimento alle procedure di consultazione, prestito, acquisizioni e abbonamenti, apertura a studio esterni), anche con riferimento alle strutture o ai servizi di supporto (ad. es. presenza di una sala di lettura, di un’attrezzatura per fotocopie, di computer a disposizione degli utenti, di settore per la lettura in formato digitale, sezione per i periodici di settore, etc.);
  • una valutazione complessiva della sezione in oggetto, con la segnalazione di punti di forza ed eventuali criticità.

    10. Internazionalizzazione

    La sezione dovrà includere:

  • la descrizione delle linee strategiche adottate per rafforzare la dimensione internazionale (segnalando criteri, obiettivi, utilizzo delle risorse, nonché il link ad un eventuale documento in merito);
  • la descrizione dell’organizzazione dell’ufficio Relazioni Internazionali/Erasmus e delle sue dotazioni (risorse umane, mansionario, spazio ufficio, risorse informatiche);
  • la rilevazione della presenza della Carta ECHE (Erasmus Charter for Higher Education), con data di ottenimento;
  • l’elenco analitico delle mobilità di studenti, docenti e staff (incoming e outgoing);
  • l’elenco degli accordi bilaterali in essere e dei progetti di cooperazione e scambio internazionale in corso;
  • la rilevazione di eventuali workshop, seminari e iniziative analoghe destinate a docenti e studenti per lo sviluppo dell’internazionalizzazione;
  • l’accertamento dell’esistenza di una versione inglese dei contenuti del sito (specificare quali);
  • una valutazione complessiva della sezione in oggetto, con la segnalazione di punti di forza ed eventuali criticità.

11. Ricerca

La sezione dovrà includere:

quanto all’Organizzazione e infrastrutture:

  • la rilevazione e descrizione sintetica della strategia istituzionale per lo sviluppo della ricerca artistica/scientifica (link a eventuale documento programmatico);
  • la descrizione delle politiche di supporto, organizzazione e valorizzazione del personale impegnato nelle attività di ricerca, segnalando le modalità di riconoscimento economico ai docenti interni (all’interno del monte orario, ecc.), e la presenza di eventuali figure di coordinamento istituzionale;
  • la descrizione dei protocolli e delle procedure di selezione dei progetti, con la rilevazione dei fondi allocati (voce contabile e criteri di assegnazione);
  • la descrizione delle infrastrutture esistenti e/o in corso di sviluppo, e della loro efficienza a sostegno delle attività di ricerca previste (biblioteche, laboratori, ecc.);

quanto alle Attività:

  • l’elenco degli accordi di partenariato/cooperazione stipulati con soggetti esterni, anche internazionali, che comprendano obiettivi specifici di sviluppo della ricerca (link ad eventuali documenti);
  • l’elenco dei progetti attivi e la rilevazione dei risultati conseguiti nell’a.a. in esame, anche con riferimento a eventuali riconoscimenti, bandi e/o premi vinti;

quanto alla Ricaduta sul processo formativo e sinergia tra le finalità istituzionali:

  • la descrizione dell’impatto delle attività di ricerca, soprattutto in termini di innovazione interna (adattamento e sviluppo dei curricula, evoluzione del sistema verso la realizzazione del III ciclo, ecc.);
  • la segnalazione di sinergie virtuose fra le varie attività di ricerca, didattica, produzione e Terza missione messe in campo dall’Istituzione;
  • una valutazione complessiva della sezione in oggetto, con la segnalazione di punti di forza ed eventuali criticità.

    12. Produzione artistica

    La sezione dovrà includere:

    • la rilevazione delle linee d’indirizzo istituzionale relative alla produzione, la descrizione del protocollo di selezione interna dei progetti, la rilevazione dei fondi allocati, la loro provenienza e i criteri di assegnazione (con link a eventuali documenti);
    • la rilevazione degli spazi utilizzabili e la loro adeguatezza rispetto alle iniziative programmate;
    • l’elenco delle convenzioni esterne e degli accordi di partenariato/cooperazione in atto che comprendano obiettivi specifici di produzione artistica (fornire il link ai documenti);
    • un elenco sintetico delle attività di produzione raggruppate per tipologia (spettacolo dal vivo, registrazione, mostra, rassegna ecc.); modalità di realizzazione (evento autoprodotto, in collaborazione, ecc.); ambito di diffusione (locale, nazionale, internazionale, digitale, ecc.); destinatari (pubblico interno, esterno, scuole, ecc.); riconoscimenti o premi ottenuti;
    • la valutazione dell’impatto che le attività di produzione artistica extracurriculari hanno sui percorsi di studio, compresa la valutazione del loro bilanciamento rispetto agli obblighi curriculari degli studenti;
    • una valutazione complessiva della sezione in oggetto, con la segnalazione di punti di forza ed eventuali criticità.

     

 

13. Terza missione

La sezione dovrà includere:

    • la rilevazione delle linee d’indirizzo istituzionale, con eventuale segnalazione di strutture, organismi e procedure interne specificamente dedicate allo sviluppo della terza missione;
    • l’elenco delle convenzioni e collaborazioni strutturate con il mondo produttivo, economico, politico e sociale che comprendano obiettivi comuni di terza missione (con link a documenti eventualmente pubblicati nel sito istituzionale);
    • l’elenco dei progetti in corso, corredati da una sintetica presentazione in cui si segnalino i beneficiari, il contesto di intervento, i costi e i risultati attesi (con link a documento eventualmente pubblicato nel sito istituzionale);
    • una valutazione complessiva della sezione in oggetto, con la segnalazione di punti di forza ed eventuali criticità.

      14. Gestione amministrativo-contabile

     

La sezione dovrà riportare, in termini assoluti e percentuali, i seguenti dati tratti dall’ultimo bilancio di esercizio approvato:

quanto alle entrate:

  • –  contributo statale relativo all’anno finanziario;
  • –  importo della contribuzione studentesca;
  • –  eventuali altri contributi pubblici o privati;

quanto alle uscite:

  • –  rapporto tra popolazione studentesca e personale docente in organico;
  • –  numero di ore aggiuntive di insegnamento attribuite e relativa spesa.

Se possibile, i dati vanno inquadrati in una serie storica relativa agli ultimi 3 anni.

 

15. Trasparenza e digitalizzazione

La sezione dovrà includere:

  • il riferimento (link alla relativa sezione del sito) agli adempimenti previsti dall’ANAC in materia di Amministrazione trasparente;
  • la specificazione del sistema di iscrizione sia per l’immatricolazione/iscrizione, sia per l’iscrizione agli appelli d’esame, specificando se l’iscrizione sia effettuabile unicamente on line o anche tramite le Segreterie Studenti. Ove la procedura telematica non sia stata attivata, indicare se essa sia all’esame degli Organi di governo dell’Istituzione;
  • la verifica della pubblicazione aggiornata dell’offerta formativa, dei requisiti e delle procedure di ammissione nonché dei programmi dei singoli corsi con relativa traduzione in lingua inglese;
  • la segnalazione della stampa e/o dell’edizione digitale della Guida dello Studente/Course Catalogue ECTS6

una valutazione complessiva della sezione in oggetto, con la segnalazione di punti di forza ed eventuali criticità.

16. Rilevazione dell’opinione degli studenti

Indicazioni generali per effettuare la rilevazione

L’Art. 10 del DPR 132/2003 individua, tra i compiti del Nucleo di Valutazione, l’acquisizione periodica delle opinioni degli studenti (iscritti e diplomandi) sulle attività didattiche, nonché dei diplomati.

Tali opinioni devono essere rilevate attraverso la somministrazione degli appositi questionari predisposti dall’ANVUR e già distribuiti per via telematica alle Istituzioni AFAM e scaricabili al link:

http://www.anvur.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1254&Itemid=802&lang=it#

Nel rispetto assoluto dell’anonimato degli studenti partecipanti all’indagine, i questionari possono essere somministrati in formato cartaceo o digitale per via telematica. Tenendo conto della scadenza di cui sopra, ciascun Nucleo di Valutazione, in base alle proprie modalità operative, ha piena autonomia sui tempi di somministrazione dei questionari e sulla rilevazione dei dati.

I risultati dell’indagine, elaborati statisticamente in forma aggregata (tabelle o grafici), devono essere inseriti nella Relazione annuale del Nucleo e pubblicati sul sito dell’Istituzione.

Si ricorda che la Relazione deve avere per oggetto l’ultimo anno accademico concluso; la rilevazione delle opinioni degli studenti deve anch’essa riferirsi all’anno preso in esame.

Indicazioni per la presentazione e la valutazione dei risultati dell’indagine

La sezione dovrà:

  • indicare se la somministrazione dei questionari sia stata preceduta da azioni mirate di sensibilizzazione di studenti e/o docenti e/o Consulta degli Studenti, in tal caso specificando quali;
  • inquadrare adeguatamente le percentuali di risposta degli studenti in serie storiche relative alla partecipazione all’indagine, così da evidenziare se la partecipazione studentesca sia in crescita o in calo;
  • scorrelare i risultati di ciascuna sezione del questionario sugli studenti iscritti alla situazione specifica dell’Istituzione (situazione del personale docente e TA, situazione finanziaria, partnership esterne, etc.), così da contestualizzare adeguatamente le opinioni raccolte.

    17. Conclusioni

    La sezione dovrà:

  • evidenziare i punti di forza dell’Istituzione e le criticità rilevate dal Nucleo nell’analisi dell’anno accademico in esame, evidenziando ove necessario il perdurare di situazioni di difficoltà;
  • fornire una valutazione conclusiva circa l’efficacia con cui gli obiettivi individuati in sede programmatica per l’anno accademico in esame sono stati raggiunti;
  • fornire una valutazione conclusiva circa l’efficienza (in termini di relazioni istituzionali e di utilizzo delle risorse umane, finanziarie, gestionali, organizzative etc.) con cui gli obiettivi individuati in sede programmatica per l’anno accademico in esame sono stati raggiunti;
  • valutare le azioni messe in atto dall’Istituzione per superare le criticità segnalate nelle Relazioni precedenti, e il loro impatto.

    18. ALLEGATI

    Alla Relazione del Nucleo devono essere allegati:

  • due Diploma Supplement (uno di primo e uno di secondo livello) rilasciati dall’Istituzione e resi anonimi;
  • i questionari utilizzati per la rilevazione delle opinioni degli studenti, con l’evidenziazione in neretto dei quesiti aggiuntivi rispetto a quelli contenuti nel modello ANVUR.